Working Class Zero

Working Class Zero
Milano, 29 aprile Casa del Lavoro ore 21.00

venerdì 10 aprile 2009

LA CLASSE DEI LAVORATORI SENZA PIU’ EROI

ANTEPRIMA DELLA FESTA DEI LAVORATORI
“WORKING CLASS ZERO”, LO SPETTACOLO TEATRALE CHE RACCONTA LA FINE DELLE ILLUSIONI DI UNA GENERAZIONE PRECARIA, PRESENTATO A MILANO IL 29 APRILE

Il ritratto di una generazione che ha spento i sogni e le attese. Affresco a tinte forti della quotidianità dei “giovani trentenni” di non più belle speranze. Questo il tema che la Compagnia degli Equilibristi, in collaborazione con la CGIL di Milano, ha deciso di proporre come “Anteprima” del Primo Maggio. Il 29 aprile, infatti, alla vigilia della Festa dei Lavoratori, sarà presentato lo spettacolo “Working Class Zero”. Mutua e trasforma il titolo della canzone di Lenon, che inneggiava agli eroi della classe lavoratrice. Quegli eroi non esistono più, al loro posto campeggia uno Zero, il nulla delle mancate prospettive che attanaglia le giornate degli eterni cacciatori di impiego.

Da un soggetto originale della Compagnia degli Equilibristi di Uboldo (VA), lo spettacolo ha già ottenuto alcuni riconoscimenti in ambito teatrale. Ma è pur sempre un’anteprima. Il testo viene infatti rivisto e rielaborato ad ogni nuova messa in scena, grazie al contributo degli stessi spettatori, ed al feedback che gli appartenenti alla WCZ decidono di lasciare sul blog dell’iniziativa “Adotta un Attore”. Questa si collega allo spettacolo, ne diventa parte integrante, suggerendo battute, situazioni, aneddoti, che l’attore “adottato” potrà riproporre nello spettacolo. Scene di vita vissuta, quindi, che si dipanano su un canovaccio costruito per raccontare il disagio di una generazione precaria.

Il 29 di aprile l’appuntamento con “Working Class Zero” è alle ore 21 presso la Camera del Lavoro di Milano, in Corso di Porta Vittoria, 43. L’ingresso è gratuito.
La serata è organizzata dalla Compagnia degli Equilibristi, in collaborazione con la CGIL di Milano, la cui disponibilità ha consentito di realizzare l’evento in prossimità del 1 maggio, festa dei lavoratori. All’evento prenderà parte anche Onorio Rosati, Segretario Generale della CGIL Camera del Lavoro di Milano.

Al mattino del 29 aprile le scolaresche milanesi delle classi quinte superiori potranno assistere ad una matinée dello spettacolo, presso la stessa sede in Corso di Porta Vittoria.

giovedì 2 aprile 2009

da Algeri a Bachir


CULTUREE CHITARRISTICHE SALUTA IL PUBBLICO CON UN DOPPIO APPUNTAMENTO

SABATO 4 E DOMENICA 5 APRILE IL GIRO DEL MONDO SULLE SEI CORDE DI CULTUREE FA DUE TAPPE

L’ARGENTINA DI ROBERTO PUGLIESE E L’ALGERIA DI BACHIR GARECHE PER RACCONTARE DUE SONORITA’ E RITMI PROFONDI E COINVOLGENTI


Culturèe Chitarristiche edizione 2009 volge al termine. E lo fa puntando su due appuntamenti d’eccezione. Il primo è per sabato 4 aprile, presso Palazzo Lanfranchi, con il Maestro argentino Roberto Pugliese. Un recital che racconta le emozioni ed il “sabor” del tango argentino, sulle sei corde del prodigioso artista. Il concerto è gratuito, e si terrà in occasione della Mostra allestita presso Palazzo Lanfranchi. “Questa scelta punta a valorizzare la forte relazione fra le arti, valore su cui l’associazione Culturèe da sempre crede ed in cui costantemente investe” dichiara Lindo Monaco, Direttore Artistico del Festival Culturèe Chitarristiche.
Domenica 5 aprile sarà poi la volta di Bachir Gareche. Artista algerino, maestro di percussioni, sarà il protagonista, con la sua darbuka, strumento della tradizione algerina, e le calde sonorità della sua voce, l’esibizione del trio con cui ha realizzato il “Voyage”, il repertorio che sarà presentato al pubblico materano in occasione dell’ultimo concerto in cartellone. L’appuntamento è presso l’auditorium del Conservatorio, in Piazza del sedile a Matera, a partire dalle ore 20.30. Il prezzo del biglietto per questo spettacolo è di 10,00 in prevendita presso la Libreria Mondatori, in via del Corso a Matera.
Culturèe accenna comunque un primo bilancio della manifestazione, nelle parole di Vincenzo Dottorini, Presidente di Culturèe, “la serata dei manomanouche ha confermato le buone sensazioni del concerto di Irio De Paula. Il pubblico gradisce le nostre scelte e ci sostiene e per questo lo ringraziamo. Il festival volge al termine e negli gli ultimi due appuntamenti di sabato e domenica prossimi speriamo in un finale altrettanto partecipato”.

Django Manouche

Domenica 29 marzo terzo appuntamento con il festival Culturèe Chitarristiche.Il giro del mondo sulle sei corde fa tappa nei campi dei nomadi Manouche. Si ispira al chitarrista compositore Django reinhardt la musica dei Manomanouche, il quintetto che si esibirà sul palco dell’Auditorium del Conservatorio a Matera, domenica 29 marzo a partire dalle 20.30. Lo swing manouche nasce dall’incontro del Jazz americano degli anni 30 con il Valzer Musette Francese, condito in salsa tzigana. Libertà di espressione e virtuosismo tzigano del fraseggio, sono gli elementi distintivi di questo sound. Nato nel 2001, il quintetto dei Manomanouche presto si afferma come realtà di riferimento nel panorama Gipsy Jazz. L’improvvisazione è alla base delle loro esecuzioni, aperte alle contaminazioni anche con la melodia italiana. Molti i brani originali proposti dalla formazione Manomanouche, che arricchisce il suo repertorio con arrangiamenti di brani firmati da Reinhardt, standards, valzer gipsy. Appuntamento a Matera, per un evento d’eccezione. Un concerto in acustica con due chitarre tipiche della tradizione jazz manouche, una fisarmonica ed un contrabbasso.

i'TS A REAL... DUO

CULTUREè CHITARRISTICHE
FA TAPPA IN ITALIA IL GIRO DEL MONDO SULLE SEI CORDE

DOMENICA SECONDO APPUNTAMENTO CON IL FESTIVAL “CULTURèE CHITARRISTICHE” ALL’AUDITORIUM DEL CONSERVATORIO A MATERA

REAL DUO IN CONCERTO, CHITARRA E MANDOLINO PER L’ESECUZIONE DI UN’ANTEPRIMA ASSOLUTA FIRMATA FUSCIANO


Il suono brillante, acuto, soprano del mandolino si unisce a quello caldo della chitarra. Il Real Duo propone questi due registri che si sposano felicemente per creare timbriche nuove. Ama definirsi “formazione poco celebrata dal grande pubblico” e nasce nel 2002, portando questo insolito abbinamento strumentale in tournèè in giro per il mondo.
Nascono così una serie di collaborazioni con grandi maestri, che spesso hanno voluto scrivere dei pezzi originali per questa insolita formazione. È il caso di Roland Dyens, Jorge Cardoso, Daniel Binelli, Fernando Carlos Tavolaro e Peppino D’Agostino.

Nel concerto di Culturèe Chitarristiche il Real Duo proporrà un repertorio costruito come un percorso della mucisa italiana e salto nel mondo sudamericano, proprio grazie all’esecuzione dei brani che i grandi maestri hanno dedicato loro

“Ci hanno conosciuto in tournè in festival internazionale, e hanno deciso di pubblicare anche per noi” dice Luciano Damiani, componente del duo “a Matera, in anteprima mondiale presentiamo
“Tango and mottola”, opera originale di Fusciaro, consegnataci un mese fa, che abbiamo voluto dedicare al giovane festival materano”. Real Duo ha incontrato Fusciaro, per la prima volta, al festival di borneau, repubblica ceca, 2006. La scorsa estate, poi, un nuovo incontro a Buenos Aires, “guitarres del mundus” in argentina, “il maestro ci ha riascoltati, ed ha deciso di scrivere un pezzo per noi, e dedicarcelo. Lui non conosce mottola ma ha voluto premiare la lunga tradizione chitarristica che è legata a questa città, in cui il Duo è nato”.

IRIO DE PAULA - CULTURèE

CULTURèE CHITARRISTICHE AL PRIMO APPUNTAMENTO CON IL GIRO DEL MONDO CON LA CHITARRA

IRIO DE PAULA OSPITE DELLA RASSEGNA MATERANA “LA MUSICA HA UN POTERE FORTE Può UNIRE LE PERSONE”

IL GRANDE MAESTRO BRASILIANO HA PREMIATO IL PUBBLICO MATERANO CON UN RECITAL DEDICATO AL REPERTORIO CLASSICO BRASILIANO

CULTURèE CHITARRISTICHE, ALTO IMPATTO EMOZIONALE, BASSO IMPATTO AMBIENTALE – GRAZIE ALL’UTILIZZO DI UN IMPIANTO LUCI AL LED

Un’ora e mezza di pura euforia. Irio de Paula, il chitarrista brasiliano approdato per la prima volta in Italia nel 1970, ha entusiasmato il numeroso pubblico accorso per il primo appuntamento di Culturèe Chitarristiche.
Il Festival di Chitarre della città di Matera, alla sua seconda edizione, non poteva cominciare in modo migliore.
“Il successo di una iniziativa ha diversi livelli di valutazione, la risposta del pubblico è uno di questi”Sono le parole di Vincenzo Dottorini, Presidente dell’associazione Culturèe “La presenza registrata questa sera ha superato le nostre aspettative. La conferma viene dal pubblico che ci segue dall’anno scorso. Ma la grande sorpresa è stata la risposta positiva che è venuta da gente che ha raggiunto la nostra città in occasione del concerto che, lo ricordiamo, Irio de Paula ha concesso a Culturée in esclusiva per il sud Italia”.
Il maestro ha eseguito brani di cui è l’autore, come Gosto Zigno e Nord Est, ma anche molti brani ripresi dalla tradizione carioca, come Mulher Rendere, che in Europa è più nota come Congassero, Magna de Carnavau, e Tristesa, uno dei due bis concessi ad un pubblico entusiasta e visibilmente coinvolto dalla magistrale esecuzione del maestro brasiliano che ha fatto più volte il giro del mondo grazie alla sua chitarra “La musica mi ha esportato, io ho avuto la fortuna di nascere in Brasile, di apprendere tutto quanto era musica in Brasile, e la musica mi ha portato fino qua”. Ed in merito al repertorio scelto, il maestro ha dichiarato “Io non vado di moda, io non seguo la moda, sono sempre io da sempre, sono un musicista autodidatta, ho anche una tecnica forse un po’ strana, ma riesco a suonare”



Nelle parole di Lindo Monaco, Direttore Artistico del Festival Internazionale “Culturèe Chitarristiche” la motivazione della scelta di aprire la rassegna con un nome di prestigio come De Paula “Maestro indiscusso di chitarra brasiliana ci ha onorato della sua presenza, dando lustro alla manifestazione. Ha scritto pagine importanti nella storia della musica, ha regalato indimenticabili emozioni che ormai sono incise nel tempo”.
Culturèe Chitarristiche ha un ulteriore primato, quello di essere il primo festival musicale “a basso impatto ambientale”. Per lo spettacolo del Maestro De Paula è stato infatti utilizzato un impianto luci al Led. Con 4 fari ArchLed, da 45 gradi l’uno, che a pieno carico non consumano più di 100 wat ciascuno, è stato illuminato il palco dell’Auditorium materano in occasione del primo concerto in calendario. In questo modo si è sostituito l’impianto classico, a forte impatto ambientale, che richiede un consumo di 4 kw per faro tradizionale utilizzato.

mercoledì 11 marzo 2009

Venuto al Mondo

Mi hanno letto un libro. Marito e Moglie, seduti su due sedie. Hanno letto con passione. Un ruolo a testa, ho pensato all'inizio. No, l'alternanza loro l'avevano immaginata per capitoli. Quelli bravi, quando qualcuno legge un libro per loro, solitamente dicono "sai, sono stato ad un reading". L'emozione è diversa, quando qualcuno legge per te. Il testo lo puoi vivere meglio, più a fondo. Non puoi sottolineare, certo. Ma in quei casi sono le emozioni che segnano i passi più importanti. La storia che ho ascoltato racconta di una donna. Anche di una donna ed una guerra. E di una donna e tanti modi di amare. Della guerra se ne parla, ma forse male. Il testo ricerca immagini forti da evocare, ma molto più efficaci sono, per esempio, le descrizioni di feste ed eventi mondani, a raccontare che l'autrice è più avvezza a queste che a quelli. La donna protagonista ama, la si nomina di rado, il suo nome, infatti, non lo ricordo. Ma i suoi amori sono evocati, spesso, e quindi è facile ricordare Diego. L'amore giovane e scapestrato per una donna che rinuncia ad un matrimonio già fissato per la folle promessa di un eterno amore passionale. Diego, anche lui, la sposa. E lei, con gli anni, ha sempre più paura di perderlo. Fino a decidere di ricorrere ad una "cicogna" per dargli quel figlio che a lei non poteva generare. La "cicogna" l'avevano scelta a Sarajevo, la città in cui tanti anni prima si erano incontrati. Gliel'aveva indicata un loro amico... anche questo nome non me lo ricordo, ma tanto non l'avrei saputo scrivere un nome SerboCroato ;-D

Diego, però, si innamora della cicogna... che gli partorisce un figlio. La donna, la moglie, riparte da Sarajevo col bambino. Diego resta indietro, ha perso il passaporto e questo sarà il loro addio, eterno come l'amore che si erano promessi.

E la guerra? è quella dei Balcani, tracciata a tinte forti, evocata con la morte di un bambino "prescelto" da un cecchino.
Ma dimentica, la guerra raccontata nel libro, delle atrocità commesse, degli stupri di massa, proprio quel libro in cui la capacità di procreare viene eletta a fulcro dell'universo femminile.

Però il reading ci è piaciuto, tanto.
Intense le luci che hanno segnato il cambio di voci sul palcoscenico. Profondo il vuoto oltre l'occhio di bue che segnava alternativamente l'uomo e la donna che leggevano. Fortemente didascaliche le musiche, utili a tracciare un percorso emotivo e a dar tregua agli attori.
Splendidi Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, l'uomo e la donna, il marito e la moglie, che l'altra sera, a Roma, hanno brani di "Venuto al Mondo". Li hanno letti anche per me.

venerdì 6 marzo 2009

Sostenibili, come le Università

Università al passo con i tempi. E se si parla di mobilità sostenibile, il passo è quello del Mobility Manager. E’ il “responsabile della mobilità aziendale”, figura strategica istituita dal Decreto Ronchi nel 1998. E le università italiane hanno risposto a questo input legislativo, con tempi e modalità differenti.
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giovedì 5 marzo 2009

PuntapPerotti, però Strasburgo non ci sta

Tre mesi di tempo concessi al Governo Italiano dalla Corte Europea di Strasburgo per risarcire Sud Fondi, Iema e Mabar. L’affaire è quello di Punta Perotti. Il fatto è quello della condanna che giunge da Strasburgo allo Stato Italiano. La sentenza, pur scritta in francese, parla chiaro. Al punto C.155 si ricorda che i rimborsi richiesti sono di 221.130,94 per Sud Fondi, 160.248,34 per Iema e 202.805,38 per Mabar. In totale circa 350 milioni di euro. Al punto C.157, la sentenza spiega che la Corte reputa eccessivi i rimborsi richiesti, ricordando che l’articolo 41 precisa che questi debbano essere conteggiati tenendo conto del presupposto della loro realtà, necessità e ragionevolezza, e che in più le spese legali sono risarcibili nella misura in cui si rapportano alla violazione constatata. La sentenza riconosce quindi 30.000 euro a ciascuna azienda, in qualità di rimborso delle spese processuali, a cui vanno ad aggiungersi 10.000 come rimborso per i danni morali.
Su queste somme, sempre secondo Strasburgo, andranno conteggiati gli interessi pari al tasso applicato dalla banca Centrale Europea, conteggiati fino al giorno dell’effettivo versamento degli importi indicati. La Corte si riserva di decidere sul risarcimento materiale e, precisa la sentenza in ultima pagina, rigetta la domanda di rimborso di altre somme. Il documento, a firma di Sally Dollè Francoise Tulkens, in qualità di Presidente della “chambre” della Corte Europea dei diritti dell’uomo, riunitasi in seconda sessione il 18 dicembre 2008, scrive in 26 pagine la parola fine ad una questione lunga vent’anni.
È un indennizzo, pur se modesto, comunque importante quello che la Corte europea dei diritti dell’uomo riconosce rispetto all’ “Affaire Sud Fondo srl et 2 autres c. Italie 20.1.2009”, come si legge nel documento ufficiale.
I giudici di Strasburgo, quindi, non entrano nel merito dell’abbattimento, ma sanciscono che lo Stato Italiano ha violato l’articolo 7 della Convenzione. La legge italiana sulla confisca, secondo Strasburgo, non è chiara. Vediamo perché. L’oggetto del giudizio di Strasburgo è relativo alla confisca dell’area, disposta dalla Corte di Cassazione nel 2001. L’abbattimento, avvenuto cinque anni dopo, non è oggetto del contendere. L’articolo 19 della legge 47/85 recita: “la sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva dispone la confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente nel patrimonio del Comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione abusiva”. Nel gennaio 2001 la Corte di Cassazione, in applicazione di questa norma, ha accertato la lottizzazione dell’area di Punta Perotti e ha confiscato i terreni e gli immobili ivi insistenti, assolvendo però i legali rappresentanti delle imprese lottizzanti. A questo proposito il professor Andrea Giardina, legale delle aziende costruttrici, spiega "La violazione dell'art.7 è stata disposta in base al principio che non può esserci una pena se non c'é una colpa", in quanto gli imputati sono stati assolti. Mariapia Ebreo

Applepie_Conferenza Stampa Culturèe Chitarristiche 2009

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